Scrivo libri, vedo gente: l’estetica della presentazione di un libro

Dopo la prima
Ah, la letteratura.
Ah, i libri.
Ah, le librerie.
Cosa c’è di più bello che raccontare storie? Cosa c’è di più bello degli oggetti che consentono a tutti di conoscere e amare quelle storie? Cosa c’è di più bello dei luoghi in cui queste storie sono conservate e offerte a tutti?
Un sacco di cose.
Ma lasciamole da parte per un momento. E parliamo di storie, di libri e di librerie. Anzi, più specificamente parliamo di un evento che racchiude i tre elementi: la presentazione di un libro. Attenzione. Non la prima presentazione di un libro perché quella è sempre bella & successful: ci vengono tutti gli amici & parenti e vendi tante copie da illuderti che, nel giro di un mese, condurrai un programma quanto meno su Raitre. No, parliamo delle presentazioni dopo la prima. Quelle in cui ti scontri con la dura verità: e cioè che la letteratura, i libri e le librerie non fanno bene.
Fanno paura. Continua a leggere

Il compleanno al tempo della Feltrinelli

Lo dico senza tanti giri di parole: la cultura è importante, leggere fa bene alla vita, i libri devono sopravvivere. Ma i libri al mio compleanno hanno rotto il cazzo.
Per anni le persone hanno approfittato del mio status di lettore per cavarsela con un fottuto, miserabile libro. E avevano pure il coraggio di darmelo incartato: oh oh chissà cosa sarà mai eh! sai che brivido, sai che suspense nello scartare eh? Esticazzi, un libro! Grazie mille!
E loro cosa rispondevano? «Dicono sia bello». Continua a leggere